Il cielo sopra Berlino, Regia di Wim Wenders, RHV Production, 1987
L'isola di ferro, Regia di Mohammed Rasoulof, Luky_Red, 2005
Naqoyqatsi, Regia di Godfrey Reggio,
Nel corso del tempo, Regia di Wim Wenders, RHV Production, 1978
Nostalghia, Regia di Andreij Tarkovskij
Paris, Texas, Regia di Wim Wenders, RHV Production, 1984
Porca miseria, Regia di Armando Ceste, Nitrofilm Company, 2006
Robocop, Regia di Paul Verhoeven,
Stalker, Regia di Andreij Tarkovskij,
MATERIALI PER UN'ESTETICA DELLE ROVINE
L'ORIZZONTE SCOMPARSO Fino a pochi anni fa,il profilo della Città della Fortuna si distingueva per la geometria verticale di due giganteschi silos che indirizzavano lo sguardo di chi l'attraversava e quale che fosse la sua direzione di provenienza. Brand (1) della forma urbana paragonabile, sotto altra specie, alla statua della Fortuna di Piazza XX Settembre, ha cessato di marcare, con l'efficacia del simbolo, quell segmento di spazio visivo. Nell'area dove sorgevano, limitrofa alla foce del fiume Metauro, alla quale si congiungeva il piccolo arcipelago di laghetti artificiali (2), solo rovine e resti inerti di un passato che segnò, dandole origine, la cultura industriale della città. E, com'è nella natura delle cose, il paesaggio - non solo quello, in realtà - muta profondamente col trascorrere del tempo. Per circa quarant'anni (3) si succedettero, col ritmo ciclico della coltura bieticola, le attività industriali dello Zuccherificio che diede occupazione, sia permanente che temporanea, ad ampie fasce di popolazione urbana che, in quel tempo, non aveva certamente migliori alternative. Non è ardito affermare che le competenze tecniche (4) distribuite dal sistema e colte con profitto dal personale più intraprendente e qualificato, abbiano consentito il trasferimento ad altri settori produttivi, la propria capacità di promuovere lo sviluppo economico del territorio. Oggi, il caso più emblematico ad esse ascrivibile è quello del comparto nautico. Una selezione di immagini a colori, prese con il senno della ricerca antropo-visuale tra l'anno 2000 ed il 2006 racconta, sia pure con accento estetizzante, la trasformazione urbanistica dell’area, prima con la chiusura, poi con la demolizione dello Stabilimento. Ciò che resta del Complesso che ha formato generazioni di tecnici ed orientato la cultura industriale del territorio non è altro che una piatta distesa di macerie che attende un destino degno di valore.
Lorenzo Amaduzzi
(1) Il termine anglosassone brand è correntemente utilizzato nell’area del marketing strategico-operativo per designare la marca. Qui si intende evocarne l’accezione proposta da Franco La Cecla nel suo recentissimo panflet: Contro l’architettura, Bollati Boringhieri, 2008” (2) Vasche di decantazione e depurazione. (3) L'attività produttiva dello Zuccherificio, con la prima campagna saccarifera, prese avvio nel 1960, mentre la costruzione dello stabilimento, dopo che la Commissione Edilizia della città ne concesse la licenza - esattamente in data 6 marzo 1959 - ebbe inizio immediatamente dopo. (4) I settori, dove maggiormente ebbero occasione di manifestarsi le capacità tecniche e manageriali acquisite nel processo di lavorazione industriale della barbabietola, sono quello chimico, meccanico, elettrico ed ecologico.
THE DISAPPEARED HORIZON Until a few years ago ,the skyline of the City of Fortune was marked by the form of two huge silos that caught the look of a traveller whatever the direction he came in. Brand (1) of the urban shape , comparable ,in a different sense, to the statue of the Fortune in XX September Square, has now ceased to mark ,with the effectiveness of its symbol , the visual space of the horizon. In the area, near the mouth of the Metauro river , to which a little archipelago of artificial ponds (2)were connected, stood only ruins and useless remains of a past that marked the origin of the industrial development of the town. And , following the rule of nature , the landscape ,but not only , changes deeply in the course of the rime. For about forty years (3) followed , with the cyclic rhythm of the sugar beet crops, the industrial activities of the Zuccherificio (Sugar Factory) which would give both permanent and temporary employment to a wide number of classes of the urban population, that ,in those times ,for certain, had no better perspectives. Undoubtedly it may be affirmed that the most active and qualified workers, profiting by the technical abilities(4) offered by the system , were then able to transfer their acquired skills to other productive fields so giving a major start to the economic development of the territory. Today ,the most evident case it may be referred to is the field of the shipbuilding. A selection of coloured photos, taken between 200 and 2006 with the intent of a anthropo-visual research, though with an aesthetically- stressed accent, narrates the urbanized transformation of the area, first with the closing of the plant, then with the demolition of the factory. What remains of the Complex that formed generations of technicians and oriented the industrial culture of the territory is but a flat extent of ruins that awaits a better destiny, deserving worth. Lorenzo Amaduzzi
(1) The English term brand is currently used in the marketing language to design a trade mark. Here is evoked in the meaning proposed by Franco La Cecla in his latest pamphlet : Against Architecture, Bollati Boringhieri,2008. (2) Basins for depuration and decantation. (3) In 1960 the production activity began in occasion of the first sugar campaign. The building of the works started soon after the Town Building Committee gave the licence on March 6,1959. (4) The main sectors where the technical and manager abilities acquired by the manpower during the industrial transformation of beets are the chemical, mechanical, electric and ecological ones.
ESSENTIAL BIBLIOGRAPHY
AAVV, Archeologia Industriale in Emilia Romagna Marche, COBAPO, 1991
AAVV, Archeologia Industriale, TCO, 1983
AAVV, Cento anni di industria, Electa, 1988
AAVV, Città. Architettura e società, Marsilio, 2006
AAVV, CLUSTER on innovation, #_05, Cluster Ed. Periodico
AAVV, CLUSTER on innovation, #_06, Cluster Ed. Periodico
AAVV, CLUSTER on innovation, #_07, Cluster Ed. Periodico
AAVV, DEFRAG, #_7, Move Editore, Periodico
AAVV, DEFRAG, #_8, Move Editore, Periodico
AAVV, Domus d'Autore, Editoriale DOMUS, n.1, Aprile 2006
AAVV, La macchina arrugginita, Materiali per un'archeologia dell'industria, Feltrinelli, 1982
AAVV, Luoghi e spazi del lavoro, Electa-Sipi, 1993
AAVV, Rassegna (Fotografie di architettura), #_20, Periodico, 1979
Augè Marc, Disneyland e altri nonluoghi, Bollati Boringhieri, 1999
Augè Marc, Tra i confini. Città, luoghi, integrazioni, Bruno Mondadori, 2006
Augé Marc, Nonluoghi. Introduzione a una antropologia della surmodernità, elèutera, 1993
Augé Marc, Rovine e macerie. Il senso del tempo. Bollati boringhieri, 2004
Banham Reyner, L'Atlantide di cemento, Editori Laterza, 1990
Bauman Zygmunt, Dentro la globalizzazione. Le conseguenze sulle persone, Editori Laterza, 2001
Bauman Zygmunt, Homo consumens. Lo sciame inquieto dei consumatori e la miseria degli esclusi, Ercikson, 2007
Bauman Zygmunt, Il disagio della postmodernità, Buno Mondadori, 2002
Bauman Zygmunt, Modus vivendi. Inferno e utopia del mondo liquido, Editori Laterza, 2007
Bauman Zygmunt, Vite di scarto, Editori Laterza, 2005
Belpoliti Marco, Crolli, Einaudi, 2005
Bredekamp Horst, Nostalgia dell'antico e fascino della macchina, Il Saggiatore, 2006
Brugè Paolo, Itinerari di archeologia industriale nelle marche, i Quaderni del Servizio Beni e Attività Culturali, #1, Regione Marche, 2004
Calvino Italo, Le città invisibili, Einaudi, 1993
Colusso Paolo Federico, Wenders. Paesaggi luoghi città, testo&immagine, 1998
Damisch Hubert, Skyline. La città Narciso, costa & nolan, 1998
Edensor Tim, Industrial Ruins. Space, aesthetics and materiality, Berg, 2005
Giusti Francesco, Hotel Industria, Hublab, 2006
Harvey David, L'esperienza urbana. Metropoli e trasformazioni sociali, Il Saggiatore, 1998
Ilardi Massimo (a cura di), La città senza luoghi. Individuo, conflitto, consumo nella metropoli, costa & nolan, 1990
Koolhaas Rem, Junkspace. Per un ripensamento radicale dello spazio urbano, Quodlibet, 2006
Lynch Kevin, L'immagine della città, Marsilio Editori, 1964
Mintz Sidney W. Storia dello zucchero. Tra politica e cultura, Einaudi,
Mumford Lewis, La città nella storia, Edizioni di Comunità, 1963
Neuwirth Robert, Città ombra. Viaggio nelle periferie del mondo, (Fusi orari), 2005
Nigrelli Fausto C. (a cura di), Il senso del vuoto. Demolizioni nella città contemporanea, Manifestolibri, 2005
Nuvolati Giampaolo, Lo sguardo vagabondo. Il flaneur e la città da Baudelaire ai postmoderni, Il Mulino, 2006
Reiner Thomas A., Utopia e urbanistica, Il ruolo delle comunità ideali nella pianificazione urbana, Marsilio Editori, 1967
Scateni Stefania (a cura di), Periferie. Viaggio ai margini delle città, Laterza, 2006
Sennett Richard, Usi del disordine, Identità personale e vita nelle metropoli, costa & nolan, 1999
Toraldo di Francia Cristiano, X-SCAPES, Alinea, 2005
Tortora Giuseppe (a cura di), Semantica delle rovine, manifestolibri, 2006
Ventroni Sara, Nel Gasometro, Le Lettere, 2007
Virilio Paul, Città panico, Raffaello Cortina Editore, 2004
Woodward Christopher, Tra le rovine. Un viaggio attraverso la storia,l'arte e la letteratura, Guanda, 2008
Nessun commento:
Posta un commento